5 esperienze uniche in Ruanda: tra gorilla, laghi e colline verdi

Quando penso al Ruanda, mi viene in mente un mosaico verde: foreste, valli coltivate, montagne sacre. In tanti associano questo paese solo al trekking dei gorilla—e sì, è un’esperienza straordinaria—ma c’è molto altro da esplorare. In questo viaggio immaginato (e che spero vivrai davvero), ti porto con me in 5 luoghi magici che compongono un perfetto viaggio natura in Africa.

Il Ruanda è soprannominato “il Paese delle mille colline” e basta attraversarlo in auto per capirne il motivo: colline ondulate, campi terrazzati e villaggi che punteggiano il paesaggio. Nonostante le sue dimensioni ridotte (26.000 km², poco più grande della Sicilia), custodisce una concentrazione di biodiversità, storia e tradizioni che lo rende una delle mete più sorprendenti dell’Africa orientale.

lago kivu Ruanda
Lago Kivu Ruanda – Foto di Derricks Nature Book su Unsplash

Ecco le 5 esperienze più autentiche da fare in Ruanda, perfette per chi ama i viaggi natura in Africa.

1. Trekking tra i gorilla nel Parco Nazionale dei Vulcani


Grazie a The Safari Expert per il video Trekking tra i gorilla nel parco nazionale dei vulcani

Il Parco Nazionale dei Vulcani si trova nel nord-ovest del paese, al confine con Uganda e Congo, ed è parte della catena dei Virunga, formata da otto vulcani (alcuni ancora attivi). Le altitudini oscillano tra i 2.400 e i 4.500 metri, con un clima fresco e foreste avvolte nella nebbia.

Dal punto di vista storico, il parco è legato alla figura della primatologa Dian Fossey, che dagli anni ’70 si batté per la protezione dei gorilla di montagna, allora a rischio di estinzione. Grazie al suo lavoro oggi vivono circa 1.000 esemplari in tutta l’area dei Virunga, e una buona parte si trova proprio qui.

Esperienza: il trekking inizia all’alba con una camminata guidata da ranger esperti. Dopo ore tra foreste di bambù e felci giganti, si arriva al gruppo di gorilla assegnato. Si resta circa un’ora ad osservarli mentre si nutrono, giocano e interagiscono. È un incontro ravvicinato raro e toccante: il contatto visivo con un silverback trasmette la potenza e la vulnerabilità della specie.

  • Periodo consigliato: giugno-settembre e dicembre-febbraio (stagioni secche).

  • Cosa vedere: gorilla di montagna, scimmie dorate, vulcani Karisimbi e Bisoke.

  • Che esperienza fare: trekking dei gorilla con permesso giornaliero limitato, escursioni ai vulcani o ai crateri.

2. La foresta pluviale di Nyungwe e il canopy walk


Grazie a Sky per il video Trekking nella foresta pluviale di Nyungwe e il canopy walk

Situata nel sud-ovest, la Foresta di Nyungwe è una delle più grandi e antiche foreste pluviali montane dell’Africa, con un’estensione di oltre 1.000 km². Si trova tra i 1.600 e i 2.950 metri di altitudine e ospita le sorgenti di importanti fiumi africani, tra cui alcuni rami del Nilo.

Nyungwe è un hotspot di biodiversità: oltre 1.000 specie vegetali, 322 specie di uccelli e 13 specie di primati, tra cui scimpanzé, colobi e cercopitechi. È anche un luogo culturalmente importante, poiché per secoli le popolazioni locali hanno utilizzato piante e alberi della foresta per scopi medicinali e rituali.

Esperienza: il momento più spettacolare è il canopy walk, una passerella sospesa a 60 metri di altezza tra le chiome degli alberi. Camminare qui regala la sensazione di fluttuare sopra la foresta. È possibile fare trekking per osservare scimpanzé, partecipare a escursioni notturne e scoprire piante endemiche guidati da ranger locali.

  • Periodo consigliato: giugno-settembre o dicembre-febbraio.

  • Cosa vedere: scimpanzé, uccelli rari come il turaco gigante, ponti sospesi, orchidee.

  • Che esperienza fare: trekking con osservazione primati + canopy walk.

3. Il Lago Kivu e le sue città affacciate sull’acqua


Grazie a Queen Tracy | Lifestyle & Travel creator per il video sul lago Kivu

Il Lago Kivu è uno dei Grandi Laghi dell’Africa e occupa la parte occidentale del Ruanda, al confine con la Repubblica Democratica del Congo. Si trova a 1.460 metri di altitudine, ha origine vulcanica e le sue acque contengono grandi riserve naturali di metano, sfruttate oggi per la produzione di energia.

Lungo le sue rive sorgono città piacevoli come Gisenyi (Rubavu), con spiagge sabbiose e hotel coloniali, e Kibuye (Karongi), più tranquilla e panoramica, circondata da isole e colline terrazzate. Storicamente il lago è stato un punto di incontro tra popolazioni di pescatori e commercianti.

Esperienza: un’escursione in barca permette di raggiungere le isole del lago, alcune disabitate e altre popolate da comunità rurali. Al tramonto, le barche tradizionali a remi si riempiono di pescatori che cantano in coro per coordinarsi con le reti: uno spettacolo che unisce natura e cultura.

  • Periodo consigliato: stagione secca (giugno-settembre e dicembre-febbraio).

  • Cosa vedere: Gisenyi con spiagge vivaci, Kibuye con colline panoramiche, isole verdi.

  • Che esperienza fare: gite in barca, relax in lodge sul lago, visita a villaggi di pescatori.

4. Le paludi di Rugezi, paradiso per il birdwatching


Grazie a Rwanda Wildlife per il video sulle paludi di Rugezi

A nord del paese, vicino al confine con l’Uganda, si trova la palude di Rugezi, un ecosistema di 67 km² riconosciuto come zona Ramsar di importanza internazionale. Le paludi si trovano a circa 2.000 metri di altitudine e svolgono un ruolo essenziale per l’equilibrio idrico del bacino del fiume Nyabarongo.

La storia naturale del sito è legata alla sua biodiversità: Rugezi ospita specie di uccelli acquatici rare come la gru coronata grigia, simbolo nazionale del Ruanda, e il papero africano maculato. Le comunità locali vivono di pesca e agricoltura di sussistenza in armonia con l’ambiente.

Esperienza: visitare le paludi significa immergersi in un paesaggio silenzioso e suggestivo, fatto di specchi d’acqua, erbe palustri e uccelli che volano bassi. Le guide locali organizzano passeggiate e giri in canoa leggera per avvicinarsi agli habitat senza disturbare gli animali.

  • Periodo consigliato: stagione secca (giugno-settembre).

  • Cosa vedere: gru coronata grigia, aironi, torbiere, panorami montani.

  • Che esperienza fare: birdwatching con guide, escursioni fotografiche, passeggiate ecoturistiche.

5. Le colline del tè e la cultura agricola


Grazie a Black Adventures per il video sulle colline del tè

Oltre a foreste e laghi, il Ruanda è un mosaico di campi coltivati. Tra i prodotti più caratteristici ci sono le piantagioni di tè, che si estendono a perdita d’occhio sulle colline verdi. Questa coltura fu introdotta dai belgi negli anni ’50 e oggi rappresenta uno dei principali motori dell’economia ruandese.

Le colline coltivate non sono solo uno scenario affascinante ma anche un’esperienza culturale: i contadini locali raccolgono le foglie a mano e molte cooperative, come l’Ivomo Tea Cooperative, aprono le porte ai visitatori per mostrare il processo di trasformazione.

Esperienza: camminare tra le piantagioni significa scoprire la vita rurale ruandese. Si può provare a raccogliere le foglie insieme agli agricoltori, visitare le piccole fabbriche dove il tè viene lavorato e concludere con una degustazione. Un modo autentico per entrare in contatto con la comunità locale.

  • Periodo consigliato: tutto l’anno (evitare la stagione delle piogge per camminare meglio nei campi).

  • Cosa vedere: colline a terrazze, cooperative di coltivatori, fabbriche di lavorazione.

  • Che esperienza fare: raccolta foglie, visita alle fabbriche e degustazione di tè ruandese.

Un viaggio in Ruanda non è mai banale: in una sola settimana si può passare dal trekking dei gorilla a una camminata sospesa nella foresta, da un tramonto sul Lago Kivu a un’escursione nelle paludi di Rugezi, fino a una degustazione di tè tra le colline coltivate.

Il fascino del Ruanda sta proprio in questo: natura selvaggia e cultura locale si intrecciano in un mosaico unico.

Itinerario suggerito in una settimana

Giorno dopo giorno, puoi costruire con flessibilità:

  1. Arrivo a Kigali, acclimatamento, magari una visita al Parco Nyandungu tra verde urbano e birdwatching. Wikipedia

  2. Trasferimento verso il Parco dei Vulcani, primo trekking gorilla.

  3. Un secondo giorno nei Vulcani: esplora ulteriori sentieri, magari cerca i golden monkey se il permesso è disponibile.

  4. Partenza verso Nyungwe, con camminate nella foresta e canopy walk.

  5. Proseguimento verso Lago Kivu, pomeriggio di relax e gita in barca.

  6. Escursione a Rugezi o una giornata nella cooperativa di tè, con interazione locale ed esperienza culturale.

  7. Ritorno a Kigali, visita musei locali, mercato artigianale, volo di rientro.

Perché queste 5 esperienze?

  • Coprono la varietà del paesaggio ruandese (montagne, foreste, laghi, paludi, colline coltivate).

  • Offrono un equilibrio tra avventura (trekking, canopy walk), relax (lago) e immersione culturale (cooperativa tè).

  • Non si limitano al solo “vedere gorilla”, ma mostrano la Ruanda come destinazione ricca e versatile.

 

Vuoi scoprire altre città del Ruanda visita la pagina dedicata

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